Horner risponde con fermezza: "Niente a che vedere con la direttiva tecnica".

Per la prima volta da settembre 2018, neanche una vettura Red Bull Racing non ha partecipato alla Q3. Horner ha parlato con Sky Sports dopo la gara e ha ammesso la sua confusione per l'improvviso calo di ritmo.

"È molto strano il calo di ritmo che abbiamo avuto. La macchina non risponde ai cambiamenti. Sottosterzo, sovrasterzo, problemi in frenata. Non siamo riusciti a far entrare lo pneumatico nella finestra di lavoro. Quando vedi un distacco così grande, è perché lo pneumatico non funziona. Abbiamo provato diverse cose con l'assetto e la preparazione, ma non è andata così. C'è molto da capire stasera e da provare a cambiare", ha spiegato Horner.

Nessuna modifica alla RB19

La Red Bull è stata messa in difficoltà dalla Ferrari a Monza, ma Verstappen si è assicurato il record per il maggior numero di vittorie consecutive nella storia della Formula 1. L'olandese dovrà fare un miracolo per vincere di nuovo questo weekend. Horner sostiene che la vettura è identica alla RB19 che ha corso nelle ultime settimane. Questo nonostante il TD018, una direttiva tecnica recentemente introdotta dalla FIA per limitare la flessibilità dell'ala anteriore e posteriore.

"La macchina che abbiamo qui per le qualifiche è essenzialmente identica a quella che avevamo due settimane fa a Monza e Zandvoort. No, [non c'entra nulla la direttiva tecnica], non è cambiato nulla sulla vettura. Si tratta di un assetto collaudato. Solo che non ha risposto su questo circuito, su questo asfalto. Abbiamo una squadra fantastica. Senza di essa non avremmo vinto tutti i Gran Premi. Risolveremo questi problemi. Il weekend non è ancora finito", ha detto Horner.